Antibo e la sua corsa più triste
Salvatore, detto Totò, Antibo è stato il più forte mezzofondista dell'Atletica italiana. Soprannominato la "Gazzella bianca di Altofonte" (dal nome del paese d'origine) è tuttora il primatista italiano dei 5000m e dei 10000m e unico europeo a competere ad alti livelli con i vari africani, che da una trentina di anni a questa parte sono i migliori interpreti di queste specialità. Il palermitano ha corso nel periodo, risultati alla mano, più redditizio dell'Atletica nostrana ovvero a cavallo degli anni '80-'90 insieme a personaggi del calibro di Cova, Panetta e Damilano ottenendo con loro risultati importanti e per questo considerato un mostro sacro del nostro sport. Totò però era diverso rispetto ai colleghi, aveva una qualità in più, sapeva entusiasmare i tifosi!. Perchè il modo di correre di Antibo era unico: ogni gara la correva come fosse l'ultima, tralasciando tattiche e senza risparmiare energie col solo scopo di tagliare il traguardo per primo.