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E il Mondo scoprì i "Leoni Indomabili"

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Storicamente ai Mondiali di calcio le partite che hanno il maggior riscontro mediatico sono principalmente due: la prima, ovviamente, è la finale mentre la seconda è la partita inaugurale. In entrambi i casi l'attesa per questi incontri è snervante per ogni tifoso e contagia anche chi il calcio solitamente non lo segue. Ormai da diversi anni la Fifa ha messo come regola base quella che ad aprire la rassegna iridata sia la nazionale padrona di casa. Ma non è stato sempre così, infatti prima questo onore spettava ai campioni in carica (che, al contrario di oggi, erano anche esentati dalle qualificazioni). Proprio una di queste partite ha segnato un'epoca, proiettando il calcio ad una visione più globale, mostrando agli appassionati di tutto il mondo che il calcio allargava i suoi confini tecnico-tattici. Questa scoperta avvenne per i Mondiali di "Italia '90" quando la partita d'esordio metteva di fronte l'Argentina di Maradona ai semi-sconosciuti afri

Colin McRae, un Mito da Playstation

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Gli sport motoristici. si sa, sono tra i più seguiti al mondo. Del resto il rombo dei motori e la potenza che generano hanno un fascino difficile da spiegare perchè è un qualcosa che senti dentro e che provoca un mix di emozioni diverse tra loro. Tra questi la Formula1 è sicuramente lo sport principe, il più globale (per numero di tifosi) ed anche il più redditizio (per l'incredibile giro di soldi), eppure c'è un altro sport che gode di una fama minore ma che può vantare di avere i tifosi più competenti del settore, questo è il Rally. Uno sport atipico visto che non si corre su pista ma su strada e dove la gara non prevede sorpassi poichè si tratta di corse cronometrate. In generale questo sport ha sempre esaltato le macchine più che i piloti, impossibile non ricordare vetture storiche come la Lancia Stratos o la Peugeot 205 turbo fino ad arrivare a quella, forse, più iconica, la Lancia Delta integrale. Ovviamente anche i rispettivi piloti hanno avuto una notorietà importante

La battaglia di Santiago

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L'Italia e i Mondiali di calcio: una storia fatta di emozioni, gioie incredibili ma anche disfatte storiche, in ogni caso si parla di partite memorabili tanto da segnare, in molti casi, un epoca. Nello sfortunato (per noi!) Mondiali cileno del '62 c'è una partita che è considerata tra le più controverse, vergognose e, sportivamente parlando violente, della storia del nostro calcio. Una partita che per molto tempo è stata presa ad esempio come la madre di tutte le ingiustizie arbitrali. Almeno fino al 2002, quando un certo Moreno riuscì ad aggiornare la nostra rabbia tanto da soppiantare quello di cui stiamo per raccontare. Parliamo, ovviamente, di quel famoso Cile-Italia passato alla storia come "La battaglia di Santiago" per via della ferocia con cui fu giocato nell'infuocato stadio della capitale cilena di Santiago del Cile. Per comprendere al meglio quanto accaduto in quel Mondiale bisogna inevitabilmente andare un po più indietro nel tempo per inquadrar

Il misterioso uomo nero delle Olimpiadi

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Le Olimpiadi invernali del 1968 si disputarono in Francia, precisamente a Grenoble. Era la decima edizione dei Giochi e per spettacolarità, emozioni ed agonismo non deluse le attese. Vi parteciparono 1.158 atleti provenienti da 37 Paesi che gareggiarono in 35 competizioni di 10 discipline diverse tra il 6 e il 18 febbraio di quell'anno. Tra gli otre mille atleti però, ce ne stato uno che spiccò su tutti, ottenendo la bellezze di tre medaglie d'oro, monopolizzando tutte le gare maschili dello Sci Alpino. Jean-Cluude Killy Quell'uomo è Jean-Claude Killy, beniamino di casa e Re indiscusso di quell'edizione dei Giochi. Ma dei tre ori vinti, uno, quello dello Slalom Speciale, a distanza di molti anni è ancora avvolto in un alone di mistero. Ma andiamo con ordine: il 9 febbraio Killy vince per soli 8 centesimi sul connazionale Perillant l'oro in Discesa Libera mentre tre giorni dopo nello Slalom Gigante, la sua specialità preferita, sbaraglia la concorrenza vinc

Svizzera-Austria '54, la Giostra del Gol

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Nel 1954 i Campionati Mondiali di calcio vengono organizzati dalla Svizzera. Sarà un'edizione a dir poco sorprendente, vinta in maniera rocambolesca e anche un po discussa (per la prima volta si vocifera di doping) dalla Germania Ovest capace nell'impresa di battere in finale la stra-favorita Ungheria nella partita che passerà alla storia come il "Miracolo di Berna". Un Mondiale altamente spettacolare e ricco di gol, tanto da risultare il più prolifico di sempre con la strabiliante media-gol di 5,38 a partita. Un record difficilmente battibile. Basta scorrere i risultati per rendersi conto di quanto detto, ecco quindi che balzano agli occhi partite come Inghilterra-Belgio 4-4 o Ungheria-Corea del Sud 9-0 ma anche Germania Ovest-Turchia 7-2, Uruguay-Scozia e Turchia-Corea del Sud entrambe 7-0, senza dimenticare che le finaliste si incontrarono anche nei gironi con l'Ungheria che s'impose con un clamoroso 8-3! In questa sorta di festival del gol la parte del l

Il Gabbiano d'Argento

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La storia del Volley italiano la si può dividere in due parti. La prima molto semplice, dilettantistica, dove la pallavolo era vista solo come sport didattico da praticare a scuola, al contrario, la seconda molto più seria, professionale, tanto da far diventare il movimento italiano un modello di riferimento nel panorama mondiale. L'evento che segna il punto di demarcazione tra il prima e il dopo ha una data ben precisa, il 1978. In quell'anno il nostro Paese ospita per la prima volta i Mondiali, quell'edizione, così coinvolgente (e sorprendente), farà innamorare definitivamente la Pallavolo agli italiani. Fino ad allora, infatti, questo sport era praticato poco e seguito meno dal pubblico e da media. Esisteva un regolare campionato nazionale così come c'era una Federazione che però era abbastanza approssimativa e anche a livello organizzativo non eccelleva, insomma, eravamo anni luce indietro alle potenze pallavolistiche. La Nazionale rispecchiava perfettamente qu

Il Gran Premio della vergogna

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La Formula1, da sempre, è considerato uno degli sport più spettacolari in assoluto. La potenza dei motori, l'adrenalina della velocità unite alla spettacolarità dei sorpassi rendono questo sport un concentrato di emozioni che affascinano i milioni di appassionati sparsi in tutto il mondo. Di contro c'è anche chi dice che oggigiorno queste emozioni sono fin troppo centellinate il che rende i gran premi più noiosi. Riguardo a questo negli ultimi anni la FIA (Federazione Internazionale) ha cercato in tutti i modi di rendere più appetibile il suo prodotto andando a modificare di volta in volta i regolamenti. Non sempre tali cambiamenti hanno dato i frutti sperati ma va detto che effettivamente nelle ultime stagioni c'è stato un leggero miglioramento. Difficile dire quando si è arrivato a questo, certo è che all'inizio degli anni 2000 con una sempre più maggiore attenzione all'elettronica e il contemporaneo dominio del binomio Schumacher-Ferrari che fanno incett