La portabandiera silenziosa


Ormai ci siamo, le Olimpiadi invernali sono alle porte. Dal 9 al 25 febbraio i riflettori saranno tutti puntati a Pyeongchang, in Corea del Sud per l'evento più importante dell'anno. Per 15 giorni il mondo sportivo vivrà la sua sublimazione, attesa come di consueto quattro anni. E così anche quegli sport che solitamente hanno poca risonanza mediatica riusciranno a ritagliarsi il loro spazio. Il grande pubblico ri-scoprirà il Curling, si appassionerà per le gare di slittino rimarrà a bocca aperta per le incredibili acrobazie di snowboard, insomma, vivrà lo sport allo stato puro. E l'Italia? La nostra spedizione sarà composta da oltre 120 atleti, la seconda più numerosa di tutti i tempi dietro solo a quella casalinga di Torino 2006, l'obiettivo è quello di fare meglio di  Sochi quando ottenemmo 8 podi: due argenti e sei bronzi. Ad aprire i Giochi l'attesa cerimonia d'apertura che si annuncia spettacolare con la piacevole novità delle due Coree che sfileranno sotto la stessa bandiera, per l'Italia  è stata scelta come portabandiera una donna: Arianna Fontana. Scelta azzeccata perchè la nostra Fontana è una delle atlete più valide e serie di tutta la pattuglia. Molto probabilmente il grande pubblico non sa molto di Arianna forse perchè non è molto mediatica come ad esempio Federica Pellegrini (portabandiera all'ultima Olimpiade estiva) o elegante come Carolina Kostner o più probabilmente perchè pratica uno sport che non ha molta visibilità come lo Short Track. In realtà la valtellinese (nata in provincia di Sondrio) è una vera stella in questa specialità e a dispetto del carattere molto mite e gentile quando sfreccia con i suoi pattini sul ghiaccio sfodera una grinta e una forza fuori dal comune. Per lei questa sarà la quarta (4!) Olimpiade e nelle tre precedenti è sempre andata a medaglia conquistando in totale un argento e quattro bronzi, non solo, ma detiene il record quale più giovane atleta italiana ad aver vinto una medaglia ai Giochi invernali, infatti, aveva 15 anni e 10 mesi quando a Torino 2006 conquistò il bronzo nella staffetta 3000m. A chi le chiede  che effetto fa essere portabandiera risponde quasi vergognandosi che è un onore grandissimo e che è orgogliosa sia della nomina sia del fatto di  poter far conoscere meglio il suo sport.
Arianna Fontana in azione nello Short Track
Questa è Arianna Fontana, una ragazza come tante, che ha fatto della sua passione uno stile di vita. Una campionessa fuori e dentro la pista di ghiaccio e, forse, quelli ad essere onorati di essere rappresentati da un'atleta simile dobbiamo essere noi italiani.
Anche in Corea la nostra azzurra, siamo sicuri, sarà tra le protagoniste con l'obiettivo di coronare il sogno di poter vincere l'unica medaglia che gli manca e che merita, quella d'oro!

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