Galeotta fu l'Olimpiade

A volte la vita regala storie dai risvolti così sorprendenti che neanche la mente più fantasiosa può concepire. Quella che scoprirete nelle prossime righe ne è un esempio palese. Si tratta di una vera e propria storia di amore dove le protagoniste sono la prova vivente di quanto detto sopra e il finale è davvero imprevedibile, bello e, se vogliamo anche simpatico. Questa storia comincia nel 1992 a Barcelona, in Spagna. E' li che quell'anno si svolgono le Olimpiadi, ancora oggi considerate tra le più tecniche e spettacolari della storia per via dei tanti campioni o stelle dello sport che vi hanno partecipato. Proprio in quell'Olimpiade debutta per la prima volta nella storia il Judo, o meglio, questa storica disciplina olimpica allarga i suoi confini aprendo anche alle donne. Sono 7 le categorie di peso che assegnano le medaglie. Nei Medioleggeri (ovvero fino a 56Kg) la grande favorita è proprio una spagnola: Miriam Blasco. Campione d'europa e del mondo in carica, la Blasco sembra destinata all'oro ma a complicare tutto accade una terribile tragedia. Venti giorni prima dell'inizio delle Olimpiadi il suo allenatore Sergio Cardel, ex judoka di fama, muore in un incidente stradale con la moto. Per la Blasco è una mazzata, riprendere a combattere è davvero difficile tanto che prende in considerazione anche l'idea di non andare a Barcelona. A farla ricredere è la vedova di Cardel che la convince a partecipare ai Giochi proprio per ricordare nel migliore dei modi il povero Sergio.
Nicola Fairbrother (a sinistra) e Miriam Blasco
in una fase del combattimento per l'oro
a Barcelona '92
Il 31 luglio 1992 al Palau Blaugrana di Barcelona è in programma la lotta per le medaglie. La Blasco, all'epoca 28enne, riesce a mettere da parte le emozioni e incontro dopo incontro approda in finale dove incontrerà la britannica Nicola Fairbrother. Quel pomeriggio sugli spalti del palazzetto spagnolo c'è il pubblico delle grandi occasioni, tra i tanti personaggi più o meno famosi spiccano nientemeno che i Reali di Spagna: il Re Juan Carlos con la moglie Sofia. Le due atlete si incontrano sul tatami (così viene chiamato il "ring" del judo) per la prima volta nella loro vita, questo perchè la Fairbrother ha 22 anni ed è a inizio carriera e può considerarsi la rivelazione del torneo. Lo stadio, manco a dirlo, è tutto per la beniamina di casa tra l'altro nell'ambiente tutti sanno della tragedia avvenuta e anche per questo motivo gli spettatori incitano come non mai la spagnola. Per tutta la durata dell'incontro il grido che si leva dagli spalti è un sonante "Blasco, Blasco". L'incontro, però, si mette male per la Blasco che subisce l'iniziativa della rivale, ma poi recupera guadagnandosi un "yuko" (un punto aggiuntivo, importante in un incontro equilibrato tanto da diventare essenziale se a fine gara il risultato è pari). Trovato il "vantaggio" la Blasco resiste ad un ultimo tentativo della Fairbrother che prova una presa di strangolamento fino a che l'arbitro non decreta la fine del tempo. Così, Miriam Blasco, vince la medaglia d'oro ed è una medaglia storica perchè è la prima vinta da una donna spagnola nella storia delle Olimpiadi estive. A fine match la Blasco corre ad abbracciare la moglie di Cardel presente all'incontro e visibilmente commossa salirà sul podio piangendo per tutta la durata dell'inno. Come prevedibile, in conferenza stampa, dedicherà la vittoria all'allenatore scomparso. La storia sarebbe finita qui ma circa un anno e mezzo fa, quindi a distanza di 25 anni dai fatti di Barcelona, la Blasco in un intervista a una televisione spagnola rende nota anche la seconda parte del racconto, nel complesso quella più romantica e simpatica. La Blasco (che intanto ha fatto carriera in politica) dichiara che quel giorno sul tatami di Barcelona è nato l'amore, infatti, lei e la Fairbrother in seguito si frequenteranno e qualche anno dopo formeranno una coppia che a distanza di anni è ancora solida tanto da diventare effettiva. Infatti, Miriam e Nicola un paio di anni fa si sono sposate e il giorno delle nozze invece che i classici anelli si sono scambiate le medaglie olimpiche. In quella intervista la Blasco ha detto anche che la moglie l'ha perdonata per averla battuta in finale ma che probabilmente le cose sarebbero andate diversamente se fosse stata lei a perdere. Insomma, una storia davvero particolare questa, ma che ci fa riflettere sulla forza dell'amore, quello vero, e dello sport come unione e aggregazione a prescindere di quale esso sia, a maggior ragione se si tratta come in questo caso di Judo, sport duro, di combattimento dove una volta finito l'incontro gli atleti si salutano con un inchino e si abbracciano congratulandosi reciprocamente in quello che dovrebbe essere l'essenza e la base di tutto.
Nicola e Miriam, oggi sono una coppia di fatto!

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