In principio fu Azzurra

"Aaah l'Italia!!...Paese di poeti, santi e navigatori!!". C'è stato un tempo in cui all'estero ci identificavano così, oggigiorno però è diverso e questa frase ormai non la si sente più. Del resto basta guardarsi intorno per capire che effettivamente in Italia di poeti non se ne sentono più, di santi poi men che meno mentre gli ultimi navigatori di cui si sono apprezzate le gesta sono quelli di Luna Rossa nell'America's Cup di qualche anno fa. Ed è proprio quest'ultimo aspetto che vogliamo prendere in considerazione. Ma innanzitutto cos'è l'America's Cup!? Semplicemente il più antico trofeo sportivo al mondo e nello specifico il più famoso trofeo della vela. Pensate che la prima edizione ebbe luogo nel lontano agosto del 1851 quando il Royal Yacht Squadron britannico formato da 14 imbarcazioni, fiore all'occhiello della Regina Vittoria, sfidò il New York Yacht Club che si presentò con una sola imbarcazione che, in un percorso attorno all'isola di Wight, vinse nettamente dando un distacco di otto minuti (8!!!) a chi arrivò secondo. Quella barca si chiamava America dal cui nome prese questo trofeo, appunto, America's Cup. Per tantissimi anni britannici e americani si continuarono a sfidare.ma a vincere furono sempre quest'ultimi e lo fecero per ben 132 anni!! In questo arco di tempo però questa sfida cominciò a diventare sempre più famosa e piano piano coinvolse Yacht Club di tutto il mondo. E noi? L'Italia comincia ad avvicinarsi a questa manifestazione relativamente tardi e lo fa grazie alla passione di uno degli imprenditori più affascinante, influente, controverso del dopoguerra ovvero Gianni Agnelli. E' anche grazie al suo sostegno economico che lo Yacht Club Costa Smeralda iscrive per la prima volta una barca italiana a questa manifestazione. Accade nel 1983 con l'imbarcazione Azzurra (nella foto di cpertina). Quella fu un'edizione storica e non solo per noi perchè fu proprio allora che gli USA persero la loro leadership, non solo, c'è da dire che proprio per allargare i "confini" ad altre nazioni fu ideata una competizione dove tutti i pretendenti a sconfiggere il Defender (detentore del titolo) gareggiavano fra di loro, questo trofeo prese il nome da chi lo sponsorizzava, fu così che nacque quella che all'inizio assunse il nome di Louis Vuitton Cup e che è nota come Prada Cup. Per noi fu amore a prima vista. Grazie ad Azzurra gli italiani cominciarono ad appassionarsi a questo sport e da li cominciò una lunga avventura che tuttora persiste. In quanto ad Azzurra va detto che l'equipaggio fu affidato ad un nutrito gruppo di esperti velisti, tra cui olimpionici come Mauro Pelaschier (timoniere), mentre lo skipper era Cino Ricci. La corsa di Azzurra si fermò solo in semifinale di Louis Vuitton Cup classificandosi terza. Si ripresenterà nell'edizione successiva (1987) con poca fortuna, arriverà 11a, ma la febbre da America's Cup era già alta tanto che in quella edizione schieravamo una seconda imbarcazione, Italia, che fece poco meglio (7a). L'Italia sembrava aver riscoperto la vela e gli appassionati si moltiplicavano di anno in anno. Questa nuova passione toccò l'apice nel 1992 quando con il mitico Moro di Venezia l'Italia vinse la Louis Vuitton Cup divenendo la prima imbarcazione di un Paese non anglofono a poter ambire alla coppa in, fin lì, 141 anni di storia. Se Agnelli aveva sponsorizzato Azzura, per il Moro di Venezia si espose un'altro grande imprenditore italiano, ovvero, Raul Gardini che insieme al gruppo finanziario Montedison finanziò questa edizione.
Il mitico Moro di Venezia
 Come skipper fu chiamato uno dei migliori in circolazione, Paul Cayard, il resto dell'equipaggio fu scelto accuratamente, insomma, tutto fu fatto per provare a portare il trofeo in Italia. Purtroppo non fu sufficiente perchè il "Moro" perse nettamente (4 regate a 1) contro "America" ma ebbe il merito di elevare la vela a livelli altissimi, mai raggiunti prima in Italia, e facendo conoscere a tutti questo sport. Da allora termini come "cazza la randa" o "strambare" non sono più tabù o comunque vengono associati con più facilità al mondo della vela. Se Azzurra aveva aperto la strada il Moro di Venezia aprì di fatto ad una nuova tradizione velistica italiana che proseguì fino al nuovo secolo con la storica imbarcazione Luna Rossa, l'unica ad oggi ad aver eguagliato quanto fatto dal Moro riuscendo a vincere la LouisVuitton Cup del 2000 e sfidare i neozelandesi di Black Magic per il titolo. Anche allora arrivò una sonante sconfitta (5-0) ma anche allora la partecipazione degli italiani fu trascinante. Gli ascolti televisivi delle regate raggiunsero quelli delle partite di Champions. Lo skipper di Luna Rossa, Francesco De Angelis, diventò popolare quanto le stelle del calcio. Luna Rossa arriverà altre due volte in finale di Vuitton Cup ma non riuscendo più a vincere. Attualmente è iscritta alla prossima edizione che si concluderà con la sfida per il trofeo nel 2021.
Luna Rossa sponsorizzata Prada
Indiscrezioni dicono che Luna Rossa non sarà l'unica imbarcazione italiana anche se non c'è nulla di ufficiale, a tal proposito va detto che negli anni 2000 l'Italia fu rappresentata con discreti risultati anche da un'altra imbarcazione, Mascalzone Latino. Infine, è giusto ricordare come l'impresa sfiorata dalle suddette brache italiane fu raggiunta da un'imbarcazione svizzera, infatti, nel 2003 Alinghi riuscì a battere Team New Zeland e a diventare la prima europea ad alzare al cielo lo storico trofeo. Impresa bissata nel 2007 nelle acque di Valencia in Spagna con l'America's Cup che, quindi, tornò a disputarsi in Europa dopo la prima edizione di 156 anni prima. Va detto che quella di Alinghi è una vittoria un pò nostra considerando che il suo proprietario era Ernesto Bertarelli, imprenditore italiano ma naturalizzato svizzero. Per il resto, progetto, fabbricazione degli scafi e parte dell'equipaggio erano svizzeri mentre la base di fatto era a Valencia (gli scavi venivano trasportati in camion dalla Svizzera)....Semmai ve lo stiate chiedendo ho già controllato, cartina geografica alla mano, in Svizzera il mare non c'è!.....anche questo rende unica l'America's Cup.
L'America's Cup. Il trofeo sportivo più antico al mondo

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