L'arte della sostituzione

Ai recenti mondiali di calcio in Russia abbiamo assistito ad alcune interessanti novità tecniche incentrate a migliorare la qualità del gioco stesso. L'inserimento del VAR (Video Assistant Referee) è stata sicuramente la novità più evidente e apprezzata tra tutte, mentre ce ne stata un'altra che invece è passata un po sottotraccia ma che ha fatto molto piacere ai commissari tecnici delle varie nazionali, ovvero, la possibilità di poter usufruire di un quarto cambio nel corso dei tempi supplementari. E così un normale ottavo di finale tra Russia e Spagna entra nella storia quando al 7' del primo tempo supplementare il c.t. russo Cherchesov sfrutta la nuova regola e mette dentro Erokhin al posto di Kuzayev (nella foto di copertina lo storico momento). Nel calcio moderno, giocato a ritmi alti e dove si cura più l'aspetto fisico che il gesto tecnico e la velocità d'azione (e di pensiero) è fondamentale, il fatto di avere una sostituzione in più facilita il compito degli allenatori che così inserendo forze fresche possono tenere sempre alto la qualità del proprio gioco favorendo in linea di massima lo spettacolo con buona pace dei puristi del calcio sempre restii alle novità regolamentari. Proprio su questo aspetto ci piace soffermarci. Come detto, oggigiorno, le sostituzioni sono diventate fondamentali per l'economia del gioco tanto che  a volte vengono presi come metro di giudizio per gli allenatori e la loro capacità di cambiare tattica in corso. E pensare che tutto era cominciato per evitare alle squadre di rimanere in inferiorità numerica a causa di un infortunio di qualche giocatore. Infatti fino al 1970 il regolamento prevedeva di poter sostituire un giocatore e solo per un infortunio e questo solo in alcuni campionati nazionali mentre a livello internazionale proprio ai Mondiali messicani di quell'anno fu introdotta la possibilità di effettuare non una ma ben due sostituzioni. Questa innovazione fosse arrivata 4 anni prima, forse, avremmo evitato la figuraccia con la Corea del Nord visto che in quella fatale partita perdemmo oltre alla faccia anche Bulgarelli per infortuio già nel primo tempo. Ad ogni modo quella nuova regola fu un qualcosa di epocale e da allora le sostituzioni sono diventate fondamentali, a volte determinanti, spesso storiche, ma sopratutto sono state tema di infinite discussioni. Provando a ripercorrerne la storia seguendo la linea tracciata nel tempo dai Mondiali non si può non citare quella che per noi italiani è denominata la "staffetta", ovvero, il classico avvicendamento Mazzola-Rivera proposto dal c.t. Valcareggi proprio in Messico concluso con l'umiliazione dei "6 minuti dell'Abatino", storia nota, dove l'Abatino in questione, Rivera, fu inserito al posto del compagno/rivale proprio negli ultimi 6 minuti della finale contro il Brasile a partita ormai chiusa. Roba che ancora oggi se ne parla. Ma l'apice probabilmente lo tocchiamo 4 anni più tardi quando a "Germania '74", in mondovisione, sempre Valcareggi riceve un memorabile "vaffa" da parte di Chinaglia al momento di essere sostituito da Anastasi nella partita d'esordio contro Haiti....finirà con lo spogliatoio spaccato e l'Italia clamorosamente fuori al primo turno tra polemiche infinite.
Chinaglia, sostituito, esce e manda
Valcareggi a...quel paese!
Qualcosa di simile, solo un po più sobria, accade a "Italia '90" quando Carnevale reagisce male al momento di lasciare il campo per dar spazio a Schillaci nella seconda partita contro gli Usa. In quel caso il c.t. Vicini la prende peggio al punto che Carnevale non vedrà più il campo mentre Schillaci diverrà capocannoniere. Altro momento topico accade a "Usa '94" stavolta i protagonisti sono il discusso c.t. Sacchi e il pallone d'oro in carica Roby Baggio: durante il match contro la Norvegia, dopo 20' rimaniamo in 10 per l'espulsione del portiere (Pagliuca), Sacchi a quel punto deve mettere dentro il secondo (Marchegiani) e per farlo decide di levare proprio Roby che tra l'incredulo e l'adirato si fa sfuggire un labiale inequivocabile subito ripreso dalle telecamere tv, ovvero, "Questo è pazzo!". Ma ci sono anche sostituzioni che hanno regalato gioie e ricordi indelebili, tra tutte impossibile non menzionare quella della finale di "Spagna '82" dove prima imprechiamo contro la sorte che ci fa perdere per infortunio dopo pochi minuti Graziani ma poi esultiamo quando il suo sostituto Altobelli sigla il terzo gol mettendo il sigillo al trionfo finale e fa sobbalzare il Presidente Pertini che dagli spalti del Bernabeu si gira verso i vicini di posto e facendo no col dito dice "..non ci prendono più!". Il bello è che poco dopo lo stesso Altobelli fu sostituito da Causio che così potè partecipare dal campo alla festa mondiale, insomma un chiaro regalo fattogli dall'allenatore Bearzot che lo considerava quasi come un figlio. E ancora, nella splendida semifinale di Dortmund del 2006 il gol del definitivo 2-0 ai tedeschi venne siglato da Del Piero che il c.t. Lippi gettò nella mischia al posto di Perotta dando un segnale forte a squadra e avversari, del tipo, ce la giochiamo a viso aperto. E questi sono solo alcuni episodi che riguardano la nostra nazionale ma allargando i confini il discorso diverrebbe infinito. Limitandoci ai casi più significativi ricordiamo l'ungherese Kiss che nel'82 da subentrato siglò una tripletta, nel giro di 7', al derelitto El Salvador o come il danese Ebbe Sand che nell'ottavo di finale contro la Nigeria di "Francia '98" ha il tempo di entrare in campo, raggiungere l'area avversaria, aspettare che i compagni battessero l'angolo, staccare di testa e mettere la palla in rete il tutto in 16 secondi!! Davvero delle sostituzioni da record! Di ben altro aspetto e sicuramente più significativa quella della finale mondiale del 2002 quando al 90' il c.t. brasiliano Scolari richiama in panchina Ronaldo (il Fenomeno per capirci) autore di una doppietta e re indiscusso di quell'edizione, regalandogli la standing ovation del pubblico dell'International Stadium di Yokohama tutto in piedi ad applaudirlo. Da brividi. O come il colpo di genio di Louis Van Gaal, selezionatore olandese, che a "Brasile 2014" nel quarto di finale contro Costa Rica col risultato inchiodato sullo 0-0 all'ultimo minuto dei supplementari tira fuori il portiere titolare, Cillessen, per dar spazio al suo secondo, Krul, sorprendendo tutti specie i giocatori centroamericani che ai rigori se ne fanno parare due e vengono eliminati. Proprio quel mondiale brasiliano fu risolto in finale da un gol di Mario Gotze che nei supplementari regalò il quarto titolo alla sua Germania contro l'Argentina, ovviamente il tedesco la partita la cominciò dalla panchina.per poi entrare a 2' dal termine dei tempi regolamentari al posto di Klose.
Il gol del subentrato Mario Gotze che regala
 il quarto titolo mondiale alla Germania
Ma tra le tante sostituzioni ce ne sono alcune che vengono ricordate per la loro particolarità come quella avvenuta in Yugoslavia-Zaire del 1974 dove il protagonista fu il portiere africano Muamba che implorò il proprio allenatore dopo 20' di sostituirlo perchè aveva già preso 3 gol e non se la sentiva di continuare. Venne accontentato, ma al collega Ndimbi non andò meglio il risultato finale fu 9-0! Un qualcosa di simile accadde a "Francia '98" durante Belgio-Olanda, in quel caso fu l'allenatore belga a dover intervenire visto che il suo terzino Crasson era letteralmente in balia di Overmars, suo diretto avversario, in pratica non lo prendeva mai così dopo 22' di sofferenza lo richiamò in panchina per dar spazio a Deflandre che per la verità non fece tanto meglio ma se non altro il Belgio portò a casa lo 0-0. Insomma tutti questi episodi stanno a evidenziare le mille sfaccettature che ci sono dietro ad una sostituzione e come questa regola che ormai diamo per scontata sia molto importante per rendere sempre più avvincente e bello questo sport. Ancora oggi in ogni partita di ogni manifestazione gli appassionati di calcio di tutto il mondo commentano, riflettono, discutono le sostituzioni fatte durante la partita e crediamo che la regola del quarto cambio sia indispensabile nel calcio moderno e non è da escludere che presto o tardi il vincolo dei tempi supplementari possa cadere o magari ci si allarghi anche ad una quinta sostituzione. Perchè no!? Del resto 30 anni fa nemmeno pensavamo di arrivare a questo punto!.
Per chiudere ci piace ricordare la sostituzione più strana e grottesca che si sia mai vista su un campo di calcio e che è capitata, guarda caso, in un Mondiale. Il tutto avviene nell'ottavo di finale di "Usa '94" tra Bulgaria e Messico quando nel corso del primo tempo sugli sviluppi di un angolo l'attaccante bulgaro Kostadinov tocca di testa verso la porta, la palla scavalca il portiere, ma posizionato in prossimità del palo il centrocampista Marcelino Bernal salva la propria porta deviando in angolo, nello slancio il messicano entra in porta e si aggrappa alla rete e a quel punto il tirante posteriore che la sostiene viene giù e Bernal rimane impigliato. Dopo aver liberato a fatica il giocatore il danno appare evidente con una parte di rete afflosciata su un lato, l'arbitro sospende il gioco e chiede di sistemare il tutto. L'operazione però è più complicata del previsto e il risultato non soddisfa il direttore di gara che così ordina...di sostituire la porta! La scena seguente è incredibile quanto divertente, si vedono solerti inservienti che entrano in campo trasportando una nuova porta (di dove l'hanno recuperata non è dato sapere) e la montano in men che non si dica. La sospensione dura solo poco più di 10', chapeau!. Per la cronaca l'incontro terminerà ai calci di rigore che, proprio in quella porta, manderanno la Bulgaria ai quarti e il Messico a casa.
Bulgaria-Messico: quando ad essere
sostituita è....la porta!!!

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