Colin McRae, un Mito da Playstation

Gli sport motoristici. si sa, sono tra i più seguiti al mondo. Del resto il rombo dei motori e la potenza che generano hanno un fascino difficile da spiegare perchè è un qualcosa che senti dentro e che provoca un mix di emozioni diverse tra loro. Tra questi la Formula1 è sicuramente lo sport principe, il più globale (per numero di tifosi) ed anche il più redditizio (per l'incredibile giro di soldi), eppure c'è un altro sport che gode di una fama minore ma che può vantare di avere i tifosi più competenti del settore, questo è il Rally. Uno sport atipico visto che non si corre su pista ma su strada e dove la gara non prevede sorpassi poichè si tratta di corse cronometrate. In generale questo sport ha sempre esaltato le macchine più che i piloti, impossibile non ricordare vetture storiche come la Lancia Stratos o la Peugeot 205 turbo fino ad arrivare a quella, forse, più iconica, la Lancia Delta integrale. Ovviamente anche i rispettivi piloti hanno avuto una notorietà importante e in alcuni casi vengono ricordati come un binomio indissolubile (è il caso dell'accoppiata Miki Biasion-Lancia Delta). O almeno questo è successo fino all'avvento di un personaggio che ha stravolto i canoni classici del mondo Rallistico. Quel personaggio è, ovviamente, il leggendario Colin McRae!!
Questo scozzese figlio d'arte (il padre Jimmy fu campione britannico) ha letteralmente sconvolto il mondo dei Rally per la sua tecnica sopraffina e, sopratutto, per la immane naturalezza con cui riusciva a portare al limite (spesso anche oltre..) le varie vetture che pilotava. La sua guida estrema rispecchiava perfettamente il suo carattere eccentrico, determinato, sicuro di se, sbruffone. Insomma un personaggio sia dentro che fuori il mondo rallistico. Come detto avendo il padre pilota, sin da giovane si avvicina al mondo dei motori.così già giovanissimo si mette in luce nel Campionato Rally Scozzese. Il suo stile di guida fa subito notizia e cammina di pari passo con le vittorie. A metà anni '80, appena ventenne, portava a casa anche il Campionato Britannico dove stabilì il record di 10 vittorie in 12 gare. L'obiettivo, neanche tanto velato, è entrare stabilmente nei Campionato Mondiale (WRC). Ci arriva abbastanza presto ma solo dopo averlo toccato, sempre giovanissimo, con isolate esperienze già nel 1987 (a bordo della Vauxhall) nel Rally di Svezia che segna quindi il suo debutto assoluto in WRC chiudendo 36simo (aveva 19 anni!!). Nel 1989 andò già molto meglio: sempre in Svezia fu 15simo ma ottenne pure un'ottimo quinto posto nel Rally della Nuova Zelanda stavolta al volante di una Ford Sierra Cosworth. Era chiaro che il ragazzo aveva talento bisognava solo che facesse esperienza, così dopo aver vinto nel 1991 e nel 1992 il già citato Campionato Britannico era chiaro come ormai fosse pronto al salto di qualità passando definitivamente tra i grandi della WRC. La possibilità gliela diede il Team Prodrive che nel 1993 lo iscrisse al suo primo Mondiale Rally affidandogli una Subaru Legacy. Fu il coronamento di un sogno per il nostro Colin che tra l'altro si trovava come compagno di squadra quello che per lui rappresentava un mito, ovvero, il finlandese Ari Vatanen (già Campione del Mondo). Fu l'inizio di tutto. McRae al primo anno fece subito grandi cose concludendo con un quinto posto assoluto nonostante avesse saltato diversi Rally ottenendo tra l'altro la sua prima vittoria in Nuova Zelanda.
Da allora è un crescendo che porterà Colin sul tetto del Mondo nel 1995 su una Subaru Impreza 555.
Colin McRae in azione
Sembrerebbe il primo titolo di una lunga serie ma in realtà resterà l'unico della sua carriera, questo perchè il nostro eroe spesso non faceva calcoli di sorta e schiacciava sempre forte sull'acceleratore provando a vincere piuttosto che accontentarsi di un buon piazzamento. Questo suo modo di correre era quello che faceva impazzire i suoi fan ma che lo faceva apprezzare anche dai semplici appassionati. La sua fama crebbe a dismisura e a beneficiarne fu anche il Mondo dei Rally che trovò una più ampia visione mediatica passando da sport di nicchia a spettacolo itinerante apprezzato in tutto il mondo.Il botto poi avvenne quando l'eccentrico Colin legò il suo nome e la sua faccia al mondo dei videogiochi che a fine anni 90 con le ascese delle varie console diventarono ben presto il nuovo divertimento dei più giovani (..e non solo). In tal senso, impossibile non citare quello che per una generazione intera è stato il videogioco motoristico per eccellenza: Colin McRae Rally. Così con l'aiuto della Playstation i Rally diventarono sempre più globali ed il merito in parte è proprio dello scozzese.
Il leggendario gioco per Playstation
Tornando alle corse sono tanti gli episodi da raccontare riguardo a McRae ma tra tutti ne prendiamo ad esempio uno, forse quello più di impatto perchè di fatto lo fece conoscere al grande pubblico ma di sicuro non l'unico del genere: Siamo nell'agosto del 1992 e in programma c'è quello che viene considerato la gara per antonomasia, il Rally di Finlandia quello che si disputa da sempre ed è anche, a detta di tutti, il più affascinante nonchè difficile e temuto tra tutti..Nei test pre-gara la Subaru Legacy di un, ancora inesperto, McRae aveva già sbattuto più volte tra i difficili boschi e le avverse strade dei "1000 laghi" tanto che i  meccanici lavorarono giorno e notte per far si che l'auto fosse pronta per l'inizio della gara. Così, seppur con una vettura non al top, McRae comincia il Rally. Dopo le prime Speciali è saldamente tra i top 10, lui che è alla sua prima avventura in terra finnica,.la situazione dura per un altro paio di Speciali poi in uno di queste, su una curva veloce a sinistra, la Legacy esce troppo di traverso  tocca il terrapieno esterno e sbanda, inizia una serie di piroette in mezzo agli alberi fino a fermarsi in prossimità della curva seguente. La Legacy è irriconoscibile, McRae e il copilota illesi. Nonostante l'auto sia messa male nella forma non ha nessun danno strutturale e incredibilmente permette al buon Colin di arrivare all'arrivo e chiudere così il primo giorno.Se questo può essere considerato singolare ciò che avvenne il giorno dopo è difficile da catalogare. Con una macchina che dire malconcia è riduttivo McRae non si risparmia e continua a spingere al massimo, con la sua guida temeraria e con una serie di traversi da brivido attira a se l'attenzione di tutti. Ma Colin è tipo che esagera così giunto in una curva veloce entra a tutta birra e non può evitare un'altro capotamento memorabile tra la vegetazione finlandese che in quel tratto per sua fortuna è fatta di giovani ed esili alberelli. Ancora una volta, chissà come, l'auto riesce a ripartire e concludere la prova. All'arrivo tutti pensano ad un inevitabile ritiro  viste le condizioni dell'auto. Colin però chiede e ottiene al suo Team Manager e ai suoi meccanici di provare a  recuperare la vettura.
Quello che rimane della  Subaru Legacy
di Colin McRae nel Rally di Finlandia '92
Così tra lo stupore generale e con una vettura ridotta  a relitto la Legacy si rimette in strada. In barba a tutte le norme di sicurezza Colin si rimette a fare il matto portando l'auto ben oltre i suoi limiti non levando mai il piede dall'acceleratore. Stavolta riconoscere il passaggio dello scozzese è cosa facile, la sua auto ha il motore che sembra scoppiare, i vetri scocciati o addirittura inesistenti, la scocca deforme, insomma sembra appena uscita dallo sfasciacarrozze.Il pubblico è tutto per lui e Colin si esalta riuscendo nell'impresa di completare il Rally ottenendo un'incredibile ottavo posto. Quel giorno il Mondo scoprì McRae.
Di queste "imprese" McRae ne fece parecchie in carriera  e per tale motivo ancora oggi viene considerato no dei più grandi nel suo Sport. Purtroppo il destino ce lo portò via troppo presto e lo fece in maniera più assurda, forse in linea col personaggio. Il 15 settembre 2007 a Lenark, in Scozia lì dove era nato, morì in un incidente col suo elicottero. Morirono in quattro, con lui persero la vita un suo amico e i rispettivi figli (quello di Colin aveva 5 anni). Qualche tempo dopo l'indagine accertò che Colin, che era alla guida del mezzo, sottostimò una manovra molto impegnativa e che comunque viaggiava a velocità troppo sostenuta, tenendo conto del vento che c'era, e a bassa quota. Un errore di valutazione o chissà cosa, di sicuro l'incidente era del tutto evitabile e fu causato dalla decisione del pilota di prendere un rischio non necessario. Proprio in puro stile McRae...
L'elicottero con cui McRae perse la vita

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